Un Mondo Nuovo

*Anthony si spostò da davanti gli occhi una ciocca di capelli accompagnandola con le dita dietro l'orecchio*

"Forse sono stato io, io sono un vampiro"

*gli disse mostrando i denti appuntiti facendo un largo sorriso*

"me ne scuso mi nutro di animali solitamente ma devo aver perso il controllo"

"Tu saresti un vampiro...divertente"

*disse continuando a non credere a quella storia nonstante avesse visto i canini sporgenti dell'altro. C'erano moltissime possibili spiegazioni che potessero giustificare quei denti ma, la storia dei vampiri...
Lui era un poliziotto. Non credeva nel soprannaturale quindi perchè credere a quell'assurda storia?*

"Dovrei credere che tu sia un vampiro? Anzi no, dovrei credere che i vampiri esistano? E cosa altro mi dirai? che esiste la magia? O i demoni? E gli angeli? Sono inseriti anche quelli nel pacchetto stramberie?"

*Era chiara l'ironia nella sua voce. Come quella nel suo sguardo*

*Anthony si alzò avvicinandosi a lui, appoggiò le braccia hai lati della sedia intrappolandolo, chinò il viso verso il suo collo chiudendo gli occhi. annusò la sua pelle leccandosi le labbra*

"vai male a non crederci amico, ho una voglia matta di morderti"

*gli disse passando la lingua sul suo collo*

*Rabbrividì a quell'assalto socchiudendo gli occhi prima di rendersi conto della parole di quel ragazzo. Li sgranò, questa volta gli occhi, e lo spintonò con forza facendolo indietreggiare.
Per riflesso si portò una mano al collo come per essere certo che non ci fossero sulla sua pelle i segni dei denti dell'altro.
Lo fissò con malcelato astio*

"Tu...tu sei completamente pazzo"

*Ringhiò alzandosi dalla sedia e allontanandosi come per mettere piu distanza tra lui e l'altro*

"Non avvicinarti a me chiaro?Vampiro o semplicemente folle stammi comunque lontano. Appena mi sveglierò da questo strano sonno ti farò arrestare"

*Anthony rise divertito, lo raggiunse in un attimo
gli afferrò un polso con la mano e lo fece voltare verso di se*

"non volevo morderti se l'ho fatto"

*gli disse lasciandogli un bacio sulla mano*

"credimi i vampiri esistono e io lo sono, ma non devi temermi non ti farò più niente"

*assicurò lasciandogli la mano, fece un passo indietro per stargli lontano e non spaventarlo troppo.
non era quello che voleva, si lasciava sempre prendere la mano e finiva ogni volta con l'esagerare*

"appena ti sarai svegliato ti raccontò un pò di cose voi babbani siete in pericolo quanto i maghi"

"Babbani?"

*Chiese confuso e leggermente stordito nonostante non ne conoscesse il motivo. Ricordò poi subito un particolare*

"anche quegli uomini mascherati hanno detto la stessa cosa...Babbani...dpbbiamo distruggere il mondo dei babbani...cosa vuol dire?"

*chiese poi accantonando per un attimo la questione 'vampiri' e ignorando che questa questione e quella dei loschi individui incappucciati fossero strettamente collegate*

*Anthony sospirò passandosi una mano sui capelli.
era una storia davvero molto lunga e non sapeva bene come spiegarla*

"Mh...noi chiamiamo Babbani le persone che non possiedono poteri magici, gli uomini che hai visto sono Mangiamorte e lavorano per un mago cattivo che vuole eliminare i babbani e impadronirsi del mondo magico"

*annuì sapendo che probabilmente non gli avrebbe creduto, si preparò a sopportare altre mille domande*

"Certo, e io sono cappuccetto rosso"

*sollevò gli occhi al cielo ritornando a sedersi sulla sedia.
Non ci credeva a quella storia e beh, chiunque nei suoi panni avrebbe trovato incredibile una storia del genere. Era troppo..troppo fiabesca.
No, non ci credeva*

"Hai dimenticato di inserire nella storia il drago e la principessa"

*Anthony sbuffò, aveva messo in conto che non ci avrebbe creduto ma era tutto abbastanza noioso.
tirò fuori la bacchetta e con un incantesimo fece volare lui e la sua sedia*

"questa è solo una piccola magia da primo anni dei scuola, posso mostrartela anche fuori dal sogno"

*gli disse rimettendo giù lui e la sedia, incrociò le braccia al petto tenendo in mano la bacchetta e attese che dicesse qualcosa*

"Questo è un sogno...non è reale..tu, tu non sei reale. Diavolo, non ho mai voluto svegliarmi come lo desidero adesso"

*mormorò aggrappandosi alla sedia nonostante ora fosse a terra. Non si era aspettato uno scherzetto del genere.*

"Come diavolo ci si sveglia da un sogno"

*Gemette disperato guardandosi intorno come se, tra gli alberi, potesse trovare qualcosa che lo facesse svegliare del tutto*

*Anthony si avviò verso un punto imprecisato*

"apri semplicemente gli occhi"

*gli disse prima di sparire, tornò alla realtà e incrociò le braccia al petto.
aveva voglia di fumare ma in ospedale non portava le sigarette.*

*Morgan fece proprio come l'altro gli aveva detto nonostante, essendo sveglio nel sogno, avesse gia gli occhi aperti. Si ritrovò in una stanza di ospedale e percepì uno strano odore, come di fiori. Non era l'odore che conosceva degli ospedali; quello pungente dei disinfettanti...era...molto più delicato.
Sbattè le palpebre tre o quattro volte come ad assicurarsi che non stesse ancora sognando. Lo capì, di non stare sognando, anche a causa del forte dolore al collo. gemette portandosi una mano alla gola e sussultando quando i suoi polpastrelli semsibili percepirono il segno di un morso sulla sua pelle.Si votlò di scatto fissando l'uomo seduto accanto a lui. Era la stessa persona che aveva sognato ma..come era possibile?*

"Sei quello del sogno?"

*Chiese nonostante nel mentre le pronunciava, quelle parole gli apparvero così stupide da desiderare tanto di poter ritirare ciò che aveva detto. Se fosse stato solamente uno stupido sogno cosa mai avrebbe pensato quell'uomo?*

*Anthony lo guardò annoiato.
si alzò e si mise seduto sul letto vicino a lui, gli guardò la ferita del collo*

"si sono un medico e un vampiro"

*disse con tranquillità prendendo dal cassetto del comodino di ferro di fianco al letto un tubetto bianco*

"questo serve per diminuire il male del morso, mi permetti di mettertelo?"

"Se ti dicessi di no mi lasceresti qui a patire le pene dell'inferno?"

*chiese ironico nonostante la situazione problematica a suo avviso. Era così completamente confuso e dolorante. Avrebbe di gran lunga preferito non svegliarsi da quel sogno dato che, almeno li, non soffriva quel dolore pungente.
Sospirò sconsolato comunque. Avrebbe fatto di tutto pur di guarire in fretta, anche farsi spalmare non sapeva bene cosa da non sapeva bene chi*

"si se mi dici di no ti lascio dolorante"

*aprì il tubetto ne versò un pò su due dita e lo spalmò con delicatezza sulla ferita del morso, la controllò meglio e sospirò*

"dove vivi?"

*gli chiese rimettendo via la crema*