E' qui?

"E' qui?"
chiese Alek guardando la parete dove pressapoco, aveva detto Cain, doveva esserci il varco per la stanza delle necessità.
Aspettò che lo sorpassasse di qualche passo e facesse comparire la porta.
Era davvero curioso di vederla.

*Ghignò appena come se fosse tornato quello di sempre, e a dirla tutta si sentiva davvero tranquillo ora e molto più rilassato rispetto a prima.
Si portò davanti a quella parete prima di superarla di qualche passo e poi tornare indietro. Ripercorse quel via vai per tre o quattro volte mentre pensava a cosa volesse trovare in quella stanza e improvvisamente un enorme portone di legno apparve su quella parete come se ci fosse sempre stato, come se quello fosse sempre stato il suo posto*

"Benvenuto allora nella stanza delle necessità Alek Allen"

*Disse aprendo la grande porta e facendo segno all'altro di entrare. Aveva desiderato trovare li dentro il suo letto dato che avrebbe dormito in quel posto. Non voleva tornare per quella notte nella comune.
In quella stanza grande erano presenti anche due comode poltrone di pelle nera poste l'una dinanzi all'altra e entrambe poste dinanzi ad uno scoppiettante camino che rendeva maggiormente calda e confortante la stanza*

Sorrise a quella battuta grattandosi un pò imbarazzato il capo.
Entrò.
Non era mai stato con Cain in una stanza chiusa e accogliente come quella, oltre che bella; senza sospettare minimamente che potesse essere una raffigurazione della sua vera stanza ma piuttosto un desiderio di Cain...se si è nella stanza delle necessità tantovale pensare in grande.

In ogni caso non poteva fare altro che pensare al fatto che lui e Cain non si erano mai ritrovati in un posto accogliente, come una stanza o come la vicinanza di un caminetto acceso che emanava calore e una dolce luce. Forse se si fossero incontrati più spesso in un ambiente del genere sarebbe stato difficile litigare. Difatti appena era entrato il calore gli era entrato nelle ossa facendolo rassenerare e rilassare...

*Cain sospirò sedendosi a peso morto sulla poltrona mentre Alek faceva lo stesso. Non sapeva neanche perchè aveva invitato l'altro in quella stanza anche se non sarebbe riuscito a stare da solo quella sera. Forse avrebbe potuto chiedergli di trattenersi anche la notte. Certo in un altro letto...o forse in quello in cui dormiva...solamente dormire però*

"E' stata una fortuna che tu fossi stato ai tre manici di scopa. Se non ci fossi stato...be, forse non sarei qui sano e salvo"

*gli doveva dei ringraziamenti, questo era certo...gli doveva la vita quasi sicuramente*

Sospirò mentre si metteva comodo sulla poltrona

"Già una fortuna...."
"...perchè non starò sempre ai tre manici...e nemmeno posso sapere dove sei ogni momento" disse...per quanto potesse fare il discreto, la curiosità c'era e cresceva ogni minuto in più.

"Non avrò più bisogno ne del tuo aiuto ne dell'aiuto di chiunque altro. Mi ha solo trovato impreparato tutto qui. Se non fossi stato distratto allora avrei saputo come...come difendermi"

*disse fissando il tavolino su cui subito fece la sua comparsa una bottiglia di rum incendiario con due bicchieri. Non sapeva se l'altro voleva unirsi a lui per annegare i tornmenti nell'alcol, anche se non sapeva quale genere di tormenti potesse avere Alek*

Alek non rispose, ma nemmeno si versò da bere.
Non gli andava granchè di bere, era già un pò confuso di suo. Inoltre il fatto che Cain non volesse parlargli di sè e di ciò che stava accadendo lo tormentava, voleva saperlo a tutti i costi anche se allo stesso tempo sapeva di doversi fare i fatti suoi, proprio come lo pretendeva dagli altri nei propri confronti.
Oltretutto non ci credeva molto che una prossima volta Cain sarebbe stato più preparato di quella sera...

Aveva una gran voglia di fargli mille domande, di avere delle spiegazioni, e proprio per questo dovette, suo malgrado, cambiare argomento

"Perchè hai detto che ti sorprendeva sapere che ero a conoscenza di questa stanza?" chiese spostando l'attenzione da Cain e concentrandosi sul fuoco scoppiettante.

"Non saprei, credevo che voi Corvonero foste sempre e solo dediti allo studio, e che quindi non faceste parte della limitata cerchia di persone a conoscenza di questa stanza. A quanto pare invece mi sbagliavo anche se non ci sei mai entrato in questa stanza"

*ghignò versandosi da bere e bevendo quel liquido ambrato tutto d'un sorso ignorando il bruciore alla gola tipico di quella bevanda. Beveva come se fosse abituato a farlo ed era proprio così...beveca quasi sempre Cain per dimenticare la miserabilità della sua vita*

"Si non ci sono mai entrato e .... questo è ciò che hai desiderato che apparisse, no?" chiese guardando solo con la coda dell'occhio come Cain aveva buttato già tutto d'un colpo il bicchierino di rum incendiario, e questo lo sorprese un pò...

"Si, un posto dove dormire"

*Mormorò riepiendosi nuovamente il bicchiere e guardandosi un pò intorno prima di berlo*

"Questa stanza è lo spettro della mia vera camera nella villa di famiglia. E' da tanto che non vedo la mia vera camera..:"

*C'era una nota malinconica nella sua voce mentre fissava quel letto così simile al suo vero letto. Certo in questa camera mancavano tutte le sue cose più care ma...era stato solamente un caso che avesse desiderato far apparire la sua stanza personale. Andava comunque bene così*

"wow"
mormorò Alek guardando di nuovo la camera, come se adesso avesse un aspetto nuovo che fino ad allora non aveva notato..

"Hai una bella camera" gli disse annuendo leggermente con il capo e sorridendogli per la prima volta davvero dopo tutto il trambusto di quella nottata....ma forse non solo dopo quella, probabilmente era la prima volta che gli donava il suo vero sorriso, senza battutine pronte o doppi giochi. Solo il suo sorriso.

"Gia, davvero una spendida camera"

*Mormorò ironico guardandosi intorno prima di riportare la sua attenzione su Alek stupendosi per quel sorriso così sincero che l'altro gli stava donando in modo tanto spontaneo*

"Perchè mi sorridi in questo modo?"

*Chiese quindi non comprendendo affatto il motivo di quel cambiamento di atteggiamento da parte del Corvonero. Certo non erano mai stati loro grandi amici e per questo Cain si sentiva così confuso*

"Quale modo?"

chiese con espressione interrogativa il moro alzando le spalle; si era accorto dello stupore dell'altro, dato che non l'aveva mai visto con un'espressione anche solo leggermente stupita ( quante cose scopriva di Cain quella sera ), e davvero non seppe darsi una risposta, gli sembrava di aver sorriso come faceva sempre...o no?

"Niente, lascia perdere"

*Mormorò scuotendo il capo e riportando la sua attenzione sulla bottiglia ancora aperta e tentatrice. Se non fosse stato per educazione si sarebbe incollato alla bottiglia.
Allungò quindi la mano per riempirsi nuovamente il bicchiere cominciando, però, stavolta a sorseggiarlo lentamente come a gustarsi quel gusto così strano al quale oramai era abituato.
Sia lode alla stanza delle necessità*

Calò il silenzio.

Alek da un lato voleva chiedergli cosa intendesse dire, ma poi lasciò perdere anche lui.

"Non stai bevendo un pò troppo?" chiese però senza tono di biasimo